Auto elettriche e la rivoluzione del 2035 (ex….)

Non capisco, sarà l’età od i primi segni dell’Alzheimer ma questa battaglia che vedo in televisione sulle auto elettriche proprio non la capisco.

In ogni canale che giri illustri sconosciuti spargono tonnellate di letame sulle auto elettriche con tanto di improbabili inchieste sul campo condotte da altrettanto sconosciuti inviati che sembra non sappiano più di tanto di come viaggiare il elettrico ma che attraversano l’Italia a velocità che rasentano quelle di un pellegrino sul Cammino di Santiago facendo il contrario di quanto per logica si dovrebbe fare.

Premetto che non posseggo una macchina elettrica e probabilmente non me la potrò mai permettere per il costo prima e perchè non avrei la possibilità di caricarla a casa senza svenarmi per allacciare la colonnina perciò penso di essere super partes.

Ma tutta questa storia mi sembra troppo stupida per tante ragioni che provo ad elencare.

Primo di tutto le macchine elettriche sono il futuro. E come sempre quando ci si evolve ci sono dei cambiamenti  a cui bisogna adattarsi. Il mio primo cellulare era un ETACS, molti non sapranno nenanche che cos’è, ma era già tanto se riuscivi a telefonare, a prezzi assurdi. Nessuno si è lamentato quando si è passato al GSM con la possibilità di mandare messaggi prima e collegarsi ad internet poi a prezzi umani. Era il futuro. E la macchina elettrica, secondo me, è il prossimo futuro della mobilità su quattro ruote.

Il passaggio all’elettrico comporterà dei cambiamenti. Ci saranno più elettrauto che meccanici e pompisti forse ma le auto serviranno sempre e le case automobilistiche non chiuderanno di certo ma come hanno già fatto cambieranno la produzione. Punto. Ci sarà un cambiamento di mansioni , non certo dei licenziamenti.

Il passaggio all’elettrico non sarà domani ma era programmata un alternanza dei motori a partire da 12 anni da adesso, nel 2035, rimandato a chissà quanto. Con tutto il tempo quindi per aggiornare i lavoratori e di cominciare a assumere quelli che sostituiranno nel normale alternarsi dei dipendenti, i neo pensionati con personale istruito per le nuove specifiche richieste.

Identico sforzo di cambiamento dovrà essere fatto dagli automobilisti. La nuova tecnologia obbligherà ad un nuovo modo di intraprendere i viaggi ed a n diverso uso della macchina. Ci saranno i più fortunati e quelli meno, ma sicuramente ci sarà tutto il tempo per adattare persone ed infrastrutture per rendere questo cambiamento soft.

Ad oggi non a tutti viaggiare in elettrico conviene. Prima di tutto a causa della corta autonomia, problema che a tanti non fa vedere i numerosi vantaggi di queste nuove vetture. Il maggiore rendimento , la semplicità di manutenzione e di costruzione, la maggiore tenuta dovuta ad un baricentro piu basso, il minor inquinamento ( fra una colonna in galleria di auto elettriche o termiche io preferisco le prime…), la silenziosità ecc.ecc sono tutte cose che sparisco in confronto al dramma della ricarica.

Ma per chi usa la macchina in città e la sera la può attaccare in ricarica nel box, nel parcheggio o nel cortile di casa già adesso queste macchina sono una  svolta.

Per chi fa viaggi per turismo bisognerà copiare quello che già adesso fanno i camionisti senza che sia un problema. Le regole per chi guida un camion sono: guidare massimo 4 ore e mezzo, fermarsi 45 minuti, poi viaggiare per altre 4 ore e mezza prima della sosta di 11 ore. Nonostante queste limitazioni i camion viaggiano su e giù per l’Italia. Gli automobilisti ad elettrico dovranno più o meno fare lo stesso. Spezzare il viaggio con piccole pause per brevi ricariche.

Brevi certo. Perchè fare una ricarica non è come fare il pieno di benzina in cui la velocità di riempimento è costante. Per le elettriche quando sono scariche la ricarica sarà enormemente più veloce di quando sono più cariche. Caricare una macchina dal 10 al 80 % prenderà lo stesso tempo ( piu o meno) di passare dall’80 al 100%. Perciò la logica di chi guiderà dovrà essere di partire con la macchina al 100% di carica, viaggiare fino a quando la carica non arriva intorno al 10%, fermarsi per una sosta approfittandone per riposare, mangiare, fare delle telefonare o pomiciare nei sedili dietro fino a quando la batteria non arriva al 70/80% per poi ripartire, se il viaggi è ancora lungo si ripetere l’operazione, se invece la meta è vicina si carica il necessario per arrivare in tranquillità seguendo le indicazioni che offre la strumentazione della macchina.

Questo comporterà certamente un attimo di studio prima o durante il viaggio, programmazione a cui le auto danno una mano in quanto provviste di programmi di navigazione che segnalano le colonnine disponibili sul percorso. Colonnine che continueranno ad aumentare sia dentro che fuori le autostrade negli anni, e sono tanti, che ci separeranno alla scomparsa naturale delle auto termiche.

Fra qualche anno le colonnine saranno talmente tante, andate all’estero Olanda in particolare per vedere come sarà, che non sarà più un problema la ricarica.

Io possiedo una macchina a metano e non dappertutto trovo distributori per fare il pieno. In Sardegna che io sappia non ce sono, neppure uno. Ma questo non mi impedisce di usare la macchina per gli spostamenti quotidiani o per le vacanze. Basta un minimo di programmazione e di accortezza. Mai rimasto a piedi o senza metano. La stessa cosa sarà semplicemente da fare per le elettriche.

Un altra cosa che oggi i nuovi utenti dell’elettrico dovranno imparare è a destreggiarsi tra le varie compagnie elettriche che gestiscono le colonnine cosi come oggi si cerca il distributore di benzina/diesel col prezzo più basso.

Card ed applicazioni sul telefono, abbonamenti a varie compagnie, navigatori avanzati che segnalano dove e quali sono le colonnine disponibili e libere saranno cose normali tra non molto tempo, ma io sono sicuro che come con le compagnie telefoniche per i cellulari presto ci saranno cambiamenti per rendere i rifornimenti elettrici più semplici e veloci e la concorrenza farà calare drasticamente il prezzo dei KWh.

E’ ovvio, talmente scontato che è inutile sottolinearlo che per ancora tanti anni chi fa certi lavori particolari l’auto termica rimarrà indispensabile. Ma sono sicuro che col passare del tempo ci saranno cambiamenti tecnologici che aumenteranno le autonomie e renderanno possibile anche a questi di poter passare all’elettrico. Secondo me a breve anche molti rappresentanti e tecnici che fanno interventi quando aumenteranno abbastanza le colonnine da essere più capillari potrebbero cominciare ad usufruire delle nuove auto mettendole in ricarica quando si fermano per parlare coi clienti o fare gli interventi per poter a lavoro finito ripartire per la meta successiva.

Ma fino a quel momento piuttosto che demonizzare e boicottare lo sviluppo delle elettriche sarebbe più logico dare incentivi e facilitare chi prova a utilizzarle per lavoro e nello stesso tempo non penalizzare chi non se la sente od ancora non lo può fare con tasse o leggi restrittive.

Sono convinto che l’elettrico oltre ai tanti vantaggi ambientali che porterà ci farà anche godere di più le nostre vacanze trasformando delle lunghe galoppate senza soste lungo lo stivale in più brevi spostamenti che ci daranno la possibilità di goderci le bellezze della nostra bella Italia e le sue delizie culinarie. In fondo anche il viaggio fa parte della vacanza…

Purtroppo ho fatto esperienza sulla mia pelle che le cose cambiano. A volte abbiamo l’arroganza di pensare che se qualcosa c’è adesso ci sarà per sempre o minimo per tutta la nostra vita. Il COVID ed il ponte Morandi ci hanno dimostrato il contrario. Le cose cambiano, nel bene e nel male e con l’allungarsi della vita è sempre più probabile che vedremo nel corso delle nostre vite cambiamenti cosi grandi e rivoluzionari che raramente nelle generazioni precedenti si potevano o dovevano vedere nell’arco di una vita umana.

E le macchine termiche hanno ormai più di un secolo di vita sulle spalle e noi razza umana stiamo cercando di andare su Marte… guidare le auto elettriche non sarà la rivoluzione più grande che i nostri figli vedranno nella loro lunga vita…

In conclusione il mio pensiero è che il grande problema non è la macchina elettrica di per se ma la paura del cambiamento. O meglio non la paura ma il disturbo di cambiare vecchie abitudini a cui siamo abituati e che fanno parte della nostra vita  per trovarci davanti a un modo nuovo di vivere il trasporto privato. Un tipo di alimentazione che ci porterà vantaggi di cui saremmo felici di approfittare ma svantaggi  che temiamo di affrontare. Si dovrà vivere l’automobile in maniera diversa, che non vuol dire in meglio od in peggio.

Chi approfitta di questa paura sono quelle minoranze a cui il cambiamento non fa comodo, case automobilistiche forse compagnie petrolifere sicuramente, e che hanno dalla loro a quanto sembra la sponda della informazione generalista.

I servizi terroristici sulle tv, e qui torniamo all’inizio di questo mio scritto, ne sono l’evidente prova.

Inutile dire che se potessi io una bella Tesla me la comprerei…ma anche una 500 elettrica..

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