I Racconti del Marecchia

Illumination / The Sagittarian

La ciclabile del Marecchia

Il Marecchia , il fiume che sfocia a nord di Rimini, offre tutto intorno al suo bacino un buon numero di sentieri e percorsi che soddisfano tutti quelli che amano camminare.

Fra i tanti che mi piacerebbe elencare e recensire il primo in assoluto è l’itinerario naturistico conosciuto anche come ciclabile del Marecchia.

Comincerò a descrivere questa via che ho percorso diverse volte per dare alla fine un piccolo manuale di consigli pratici ed info.

Pretour

Non c’è a mio avviso un punto di partenza preciso per tale percorso anche se a logica si dovrebbe partire dalla foce del fiume, parte destra o sinistra che uno voglia.

Il mio consiglio, specialmente se si viene da fuori Rimini e si vuole approfittare dell’occasione per vedere anche un po’ di città, specialmente il centro, è di partire dalla stazione ferroviaria. Se si parte dalla foce si percorre solo un pezzo di argine senza nessun POI particolare che vale la pena menzionare ma si percorre però un po’ di strada in meno, cosa da valutare se si hanno problemi con le distanze.

Partendo dalla stazione e percorrendo via Dante Alighieri si arriva in un attimo, passando davanti al Tempio Malatestiano, a piazza Tre Martiri, il centro di Rimini che vale una breve visita. Se non si ha fretta sulla sinistra a poche decine di metri si può vedere e volendo visitare l’Arco di Augusto nel suo piccolo giardino.

Altrimenti si gira a sinistra e seguendo Corso D’Augusto, sede della movida invernale riminese coi suoi bei negozi, si passa davanti a piazza Cavour sede del Comune e del Museo e di cui vale la pena visitare la via Pescheria ed il Castello Sismondo alle sue spalle con il museo Fellini.

Dall’altra parte della piazza seguendo via Gambalunga si arriva a piazza Ferrari dove una sosta al sito archeologico della “Domus del chirurgo” è d’obbligo.

Inizio del cammino

Ritornando e continuando su Corso d’Augusto si arriva al Ponte Tiberio. A questo punto avrete visto la maggior parte dei luoghi più conosciuti e belli della città e si può cominciare il sentiero vero e proprio che parte dal Parco XXV Aprile.

Attraversate il bel parco tenendovi sulla destra. Superato il piccolo campo sportivo della scuola Calcio Delfini sulla destra vedrete il Ponte dello Scout che bisogna attraversare per andare sulla riva sinistra del Marecchia, congiungendosi sull’argine col sentiero che arriva dalla foce.

Passato il ponte e girato a sinistra si prosegue lungo l’argine, con il fiume alla nostra sinistra. Da qui in poi non ci si può più sbagliare e per lunghi km il sentiero vi si presenterà davanti ai vostri piedi incuneandosi nella bella Valmarecchia. Dopo pochi centinaia di metri si passerà sotto la statale Adriatica  SS16 e si lascerà Rimini non prima di avere visto sulla destra lo stadio del Baseball dei “Pirati” e in lontananza la Fiera Nuova di Rimini.

Da qui in poi ci allontaniamo dai centri abitati per immergerci nei nel sentiero e nella natura. Sorpasseremo delle cave di ghiaia in cui il percorso si affiancherà ad una stradina asfaltata quasi sempre deserta e passeremo di fianco a laghetti che in verità sono vecchie cave fino ad arrivare e passare sotto l’autostrada A14.

Qui c’è il primo punto in cui si può chiudere l’anello e passando di fianco al ponte autostradale tramite una passerella ci si può ricongiungere al sentiero sul lato destro del fiume che ci riporterà a Rimini da  dove siamo partiti, facendo alla fine una distanza intorno ai 12 km.

I due percorsi più impegnativi

Chi non è ancora stanco ed ha ancora km nelle game può proseguire ancora sul lato sinistro e dopo 4 km circa si incontra Mutoid Waste Company. Per chi non lo conosce lascio il link , questa comunità vale sicuramente una visita. Passata Mutonia si continua il sentiero sempre col fiume in bella vista e con le colline che pian piano cominciano ad alzarsi regalando sempre più bei panorami alla vista. Presto si arriverà al parco della Ghiaia adagiato di fianco ad una vecchia cava di ghiaia. Meglio approfittare delle panche e della fontana per una sosta dopo i tanti km camminati.

Prossimo obiettivo sarà a questo punto Ponte Verucchio ed il suo ponte sul Marecchia che ci permetterà di passare sulla riva destra del fiume che ci riporterà sempre seguendo il percorso della ciclabile fino a Rimini, affiancando per un pezzo il campo di Golf di Rimini. In centro città si saranno percorsi quasi 40 km.

Da qui però ci sarebbe una seconda alternativa, molto valida specialmente nel periodo primaverile o estivo. Ossia arrivare fino a Novafeltria per poi ritornare fino alla stazione di Rimini con un comodo autobus.

Per chi fosse interessato ci sono due alternative, per questo parlavo delle stagioni.

Di solito in estate causa la scarsa portata del fiume viene posto un ponte di ferro più avanti nel greto rispetto a Ponte Verucchio che rende possibile attraversarlo senza passare attraverso strade asfaltate.

Al ponte invece di passarci sopra ed attraversare il Marecchia si continua a camminare sulla sponda sinistra che ritornerà a seguire la riva del fiume. Davanti a noi apparirà presto sulla cima di uno spuntone di roccia il pittoresco Santuario della Madonna di Saiano. Senza salire alla chiesa ma continuando sul greto si incontrerà a breve la fine del sentiero e il ponticello che ti porta sulla riva destra. Seguendolo in breve sul sentiero appariranno anche i segnali del Cammino di Francesco per la Verna il cui tracciato si sovrappone.

Continuando sul sentiero che attraversa anche piccoli gruppi di case si arriva al ponte di Santa Maria Maddalena. Qui il consiglio è di attraversare la strada ed una volta superato il ponte prendere subito sulla sinistra la piccola discesa che ti imbocca alla passeggiata che porta dritta a Novafeltria tornando sulla riva sinistra del fiume.

Arrivati in città il comodo servizio di autobus ci riporterà diretti a Rimini in stazione da dove siamo partiti. Il biglietto nei bar/tabacchi o direttamente in vettura dal conducente

Nel periodo invernale però il ponte provvisorio sul greto del torrente viene tolto per le possibili piene che lo porterebbero a valle perciò per arrivare a Novafeltria bisogna seguire per un breve pezzo la via Marecchiese ( ovvero la provinciale che da Rimini va a Novafeltria ed oltre). A Ponte Verucchio si deve perciò passare col ponte sulla parte destra del fiume ma invece di girare a sinistra verso Rimini si deve prendere la strada asfaltata verso Novafeltria. Qui possiamo approfittare di un bar/ristorante situato di fronte ad un parcheggio attrezzato anche con una fontanina, tappa fissa per ciclisti e camminatori.

Bisognerà con prudenza procedere per 3 km sulla provinciale facendo attenzione al traffico stradale fino a Torello. Una volta passato il ponticello sul torrente san Marino si prende subito a destra in via Maiano che ci riporterà di fianco al fiume e ci ricongiungerà col percorso che arriva dall’altra sponda.

Ci sarebbe anche un altra alternativa per arrivare a Novafeltria facendo una strada più erta ma panoramica, ovvero seguire le indicazione del Cammino di Francesco che ti porta dal ponte di Santa Maria Maddalena fino a San Leo e poi alla Rocca di Maiolo  che ho descritto in un altro post, ma a questo punto con già più di 30 km sulle gambe a meno che non si è più che allenati si rischia davvero di farsi del male ed io non lo consiglio.

Istruzioni per l’uso

Questo percorso offre una vista spettacolare della vallata del Marecchia. Si snoda nel verde col fiume sempre in vista. Sulle alture case coloniche , chiese e castelli a perdita d’occhio. La vista spettacolare delle tre Rocche di San Marino ci accompagnano per una bella parte della strada prima che la vista di Verucchio prima e san Leo poi ne prendano il posto. In conclusione secondo me questo percorso meriterebbe di più come fama ( …e manutenzione) di quella che attualmente ha. Una piccola perla conosciuta da pochi. Sono percorsi però molto lunghi e faticosi per chi non è allenato, ma vale assolutamente la pena farne anche qualche piccolo pezzo qua e la per goderne la bellezza.

L’anello più corto sono 20 km, quello più lungo oppure arrivare a Novafeltria quasi 40.

Tenete presente che io li ho fatti quando mi sono allenato per fare il Cammino di Santiago e che sono percorsi normalmente da più persone in mountain bike che da camminatori in trekking.

Le aree di sosta sono poche sul sentiero e tenute normalmente molto male. Pochi i punti con fontane e le panche possono essere in alcuni punti distrutte e coperte di erba. 

Il percorso è rivolto a sud/ ovest e perciò nella tarda mattina e pomeriggio si avrà il sole in faccia. Il sentiero pur passando i mezzo al verde non ha molta ombra che possa dare sollievo. Cappello ed abbigliamento leggero sono consigliati nei periodi caldi insieme ad una buona scorta di acqua da rabboccare ogni volta che si ha la possibilità in fontane o bar.

Nel percorso descritto non ci sono bar o punti di ristoro al di fuori dei paesi che sono però sempre a portata di mano a poca distanza dal sentiero. In caso di necessità in poco tempo si arriva un paese in cui si trova tutto quello che serve per ogni eventualità

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